GIUSEPPE E I SUOI FRATELLI

Le storie di Giacobbe – vol. 1

Thomas Mann

Mondadori

Consigliato da Tiziano V.

La tetralogia è ispirata alle vicende bibliche di Giacobbe, di Giuseppe e dei suoi fratelli, narrate nella Genesi, ai capitoli dal 25 al 32.

Al contrario di Michelangelo che toglieva dalla pietra tutto quello che nascondeva l’idea dell’opera che egli già vi aveva intravisto, in questa opera Thomas Mann riempie i vuoti, gli spazi di tempo non raccontati tra un fatto e l’altro, svela i pensieri nascosti dei personaggi, descrive con l’erudita scrittura meticolosa di uno specialista il mondo raccontato nella Bibbia, ha il miraggio della precisione, vuole annullare la distanza tra noi e quel tempo, insiste nel voler resuscitare ogni particolare di quell’antica civiltà.

E in questo lavoro è davvero bravo: l’istante quotidiano ce lo restituisce come se fosse presente: natura e città, paesaggi, abiti, cibi, pensieri, riti, sentimenti tutto è vivo come in un documentario. Ma questo è solo la fotografia, la cornice della storia. Thomas Mann ci vuole raccontare le pie storie proprio come sono avvenute realmente o come avrebbero potuto accadere. Per questo i quattro romanzi sono un fatto di ricerca e di epica, di messe in scena e di divertente scientificità archeologica.

Thomas Mann riesce a rendere percepibile, immanente, una storia accaduta all’alba della storia e che è circondata di sovrannaturalità e mistero. Ma c’è ancora dell’altro: la mia impressione, leggendo la tetralogia, è stata che Thomas Mann si meravigliasse di quanto fosse curioso Dio che giorno dopo giorno segue e dirige sapientemente e sorprendentemente le vicende di Giuseppe, quasi volesse stupire gli uomini per come Lui sa mettere le cose, per come le agisce e le fa agire dai suoi protagonisti. E’ come se Mann stesso, lui, un maestro della narrazione, si sorprendesse della genialità di Dio che muove la storia, le storie, secondo trame mai ascoltate prima e lui cercasse, umilmente e poeticamente, di imitarLo.