Alexandre Dumas
BUR Rizzoli
Consigliato da Luca R.
È uno dei più famosi romanzi di Alexandre Dumas, spesso considerato quasi una telenovela (fu pubblicato come romanzo d’appendice in una serie di 18 parti) e altrettanto spesso ridotto ad un film d’amore ed avventure.
Così anch’io ho cominciato a leggerlo da ragazzino, scoprendo poi, ad ogni rilettura, che in realtà è una storia di pazienza e di attesa, ma di quelle che ti fanno far tardi la notte e chiamare tre volte per il pranzo e la cena, in cui la vendetta, prima inseguita e poi maledetta, non è che una fiamma accesa da Dio per illuminare la strada dell’uomo Edmond Dantés, e un’esca lanciata dall’autore per tenere avvinti i lettori, storia dopo storia, da Parigi a Roma, a Giannina d’Epiro, fino alla misteriosa isola di Montecristo.
Per dirla con le parole del protagonista, Edmond Dantés, è la storia “di un uomo cui (…) per uno di quei capricci della sorte che farebbe quasi dimenticare la bontà di Dio – se Dio poi non si rivelasse più tardi, mostrando che tutto è per lui un mezzo di condurre alla Sua misericordia infinita – ad un tratto fu tolta la libertà, la fidanzata, l’avvenire che sognava e che credeva suo, per seppellirlo nel fondo di un carcere. Ebbene, nel momento supremo Dio si rivelò lui con un mezzo umano; forse al primo istante non comprese questa misericordia infinita del Signore, poiché ci vuol tempo agli occhi velati di lacrime per schiudersi del tutto, ma infine prese pazienza ed aspettò“.